Colesterolo: ma è davvero così pericoloso?

Cosa è il colesterolo

Il colesterolo è un lipide, una sostanza grassa che si trova nel nostro corpo, essenziale per la vita.

È talmente importante che ogni cellula del corpo è in grado di sintetizzarla. Se così non fosse, porterebbe alla morte.

Infatti, il colesterolo è fondamentale per:

  • la costruzione degli ormoni steroidei, come il cortisolo e gli ormoni sessuali (estrogeni, progesterone e testosterone), che servono a regolare molte funzioni del nostro corpo;
  • la sostanza alla base delle membrane cellulari. Ogni cellula è costituita da un involucro, fatto appunto di grasso, che la rende fluida e malleabile, permettendo il passaggio di sostanze al suo interno, come nutrienti, ormoni, ioni e così via;
  • la produzione dell’ormone vitamina D, i cui livelli bassi corrispondono a tutta una serie di problematiche, come quelle cardiache, deficit del sistema immunitario, osteoporosi, depressione e tumori;
  • la formazione della bile, un elemento fondamentale per la digestione del cibo che ingeriamo;
  • la presenza nel cervello di circa un quarto di tutto il colesterolo corporeo. La guaina mielinica, la sostanza che avvolge i neuroni, è composta infatti dal 20% di colesterolo.

È chiaro perciò che il colesterolo non è una sostanza dannosa, anzi. Senza colesterolo cessiamo di esistere. Spesso però questa sostanza ha preso la nomea di essere dannosa per la salute. Vediamo di capire il perché.

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Per una spiegazione più dettagliata, ti consiglio di guardare il video completo

Lipoproteine

Come abbiamo detto, tutte le cellule hanno bisogno di colesterolo, ma non tutte sono in grado di produrre il proprio fabbisogno. Ad esempio, nel fegato se ne produce molto più di quanto necessario, mentre ci sono parti del corpo che hanno bisogno di maggiore quantità, specialmente in periodi di stress. Così il corpo deve trovare il modo di spostare il colesterolo dove è più richiesto.

Per farlo si utilizza il sistema circolatorio sanguigno, che insieme a quello linfatico è uno dei modi per trasportare sostanze nel corpo. Il sangue è composto da plasma, essenzialmente acqua e proteine, e come dovresti sapere, grasso e acqua si respingono, proprio come quando versando in un bicchiere acqua e olio, i due fluidi restano separati.

Quindi abbiamo questa sostanza fondamentale, il colesterolo grasso, che deve essere trasportato con un sistema incompatibile, il sangue. Come fare? La natura ha inventato questa geniale soluzione: per trasportare i grassi c’è bisogno di un veicolo, le lipoproteine, che come suggerisce il nome, sono parte lipidi e parte proteine, delle capsule formate esternamente da proteine, che sono solubili in acqua, con all’interno la molecola di colesterolo. In questo modo il colesterolo può viaggiare tranquillamente da una parte all’altra del corpo.

Le lipoproteine si suddividono in due famiglie, differenti in base al tipo di densità di concentrazione relativa tra proteine e lipidi:

  • la famiglia ApoB, le lipoproteine a bassa densità, note come LDL,
  • la famiglia ApoA, le lipoproteine ad alta densità, chiamate HDL.

Qual è la differenza? Se per esempio immaginiamo di lasciare cadere in acqua un pallone e una pallina da golf, noteremo come il pallone galleggia mentre la pallina va a fondo. Ecco, le HDL pesano di più rispetto alle LDL.

A questo punto bisognerebbe chiedersi: che differenza c’è tra il colesterolo contenuto nelle LDL da quello nelle HDL? Nessuna.

E quindi ha senso parlare di colesterolo buono o cattivo? Diciamo di no, ma di questo ne parliamo tra un po’. Perché quello che si è scoperto finora è che le LDL, il colesterolo ApoB, sono le molecole che, quando ossidate nelle arterie, danno vita all’aterosclerosi.

Che vuol dire ossidate? L’ossidazione è una reazione chimica in cui gli atomi di ossigeno interagiscono con i grassi. Questo processo può avvenire a causa di diversi fattori, come il fumo o lo stato di infiammazione, specialmente quando il corpo è sottoposto a stress elevato costante.

Aterosclerosi e arteriosclerosi

Perché si parla del colesterolo in relazione alle malattie cardiovascolari? Perché i suoi eccessi portano a un deposito ai lati delle pareti delle arterie, incluse quelle coronarie, quelle responsabili di portare il sangue al cuore.

Questi accumuli incoraggiano la formazione di placche, che provocano un restringimento della circolazione, creando dei grumi di sangue, e stimolando la reazione del sistema immunitario. Con il passare del tempo questi grumi diventano tessuto fibroso, che progressivamente porta a un blocco del flusso sanguigno.

Questa è la malattia cronica e progressiva nota come aterosclerosi, che come ti ho accennato, è caratterizzata da uno stato costante di infiammazione.

L’aterosclerosi può avvenire ovunque nel corpo, ma è più probabile che si presenti nelle gambe o nelle arterie coronarie:

  • Nel primo caso, quando si restringono i vasi degli arti inferiori, si hanno dolori alle gambe dopo aver camminato anche per brevi distanze,
  • Quando invece si restringono nelle coronarie, la riduzione di flusso di sangue fino al completo blocco, porta alla morte di una porzione del cuore, la condizione meglio nota come infarto del miocardio.

L’arteriosclerosi invece è l’indurimento delle pareti delle arterie, un processo inevitabile di invecchiamento. Infatti tutti prima o poi ne moriremo. Ne siamo geneticamente predisposti. Bisogna solo capire quanto velocemente accadrà.

Perché se è vero che è la genetica a caricare la pistola, è lo stile di vita a premere il grilletto. Ci sono scelte quotidiane che si possono fare per evitare o accelerare questo processo. Infatti se al normale processo di invecchiamento si aggiungono azioni negative, che adesso vedremo, si sta bruciando la candela da entrambi i lati.

La lipogenesi e la lipolisi: Cosa sono i trigliceridi

Se mi fermassi qui, facendo 1+1, capiresti che per abbassare i livelli di colesterolo bisogna perciò evitare di mangiare grassi. Ed è quello che è stato fatto. Però guarda caso, l’epidemia di obesità e diabete, con tanto di problemi di colesterolo, è esplosa all’incirca nello stesso periodo in cui sono state promosse le diete con pochi grassi e tanti carboidrati.

Coincidenza? Non tanto.

E su questo bisogna fare una precisazione: perché se da una parte è vero che il grasso causa la creazione delle placche, dall’altra è l’eccesso di zuccheri che provoca l’accumulo di grasso.

Infatti c’è un’alta correlazione con le malattie cardiache anche con il consumo elevato di zuccheri, quei tanto amati carboidrati.

Finché ci si trova in uno stato di equilibrio tra alimentazione e attività fisica, non si creano accumuli di grasso. Ma quando questo equilibrio viene a mancare, ecco che iniziano i problemi. Infatti gli eccessi di calorie provenienti sia da grassi che da carboidrati portano al processo di lipogenesi, la creazione di nuovo grasso, dando vita ai trigliceridi, il prodotto della combinazione tra acidi grassi e glicerolo, che poi entrando nel flusso sanguigno, vanno ad accumularsi come riserva energetica.

Quando il corpo avrà bisogno di energia, può scomporre i trigliceridi, attraverso un processo chiamato lipolisi, per permettere agli acidi grassi di essere utilizzati per produrre energia o per sintetizzare altre sostanze necessarie al corpo.

Perciò:

  • quando consumiamo più calorie di quante ne bruciamo, il corpo accumula trigliceridi e aumenta il tessuto adiposo, oltre ad aumentare il rischio di aterosclerosi;
  • al contrario, se consumiamo meno calorie di quante ne bruciamo, il corpo utilizza i trigliceridi immagazzinati come fonte di energia, contribuendo alla perdita di peso.

I fattori di rischio e cosa fare

Cosa influisce sui livelli di colesterolo? C’è chi crede che l’assunzione dietetica possa influenzarne la sua produzione, altri invece pensano che il colesterolo ingerito abbia un effetto irrilevante sulla quantità presente nel corpo. Io non sono qui a dire quale sia la teoria giusta o sbagliata, ma questo è quello che ho capito dagli studi che ho fatto:

  1. Una dieta ricca di grassi o di carboidrati, che comunque sia superiore al fabbisogno quotidiano del corpo, porta a un aumento dei rischi di sviluppare malattie aterosclerotiche.
  2. Alla dieta si aggiungono ovviamente anche altri fattori, che sono la combinazione perfetta per la peggiore salute possibile:
  • la sedentarietà,
  • il fumo e l’alcool,
  • l’ipertensione e l’insulino-resistenza,
  • l’infiammazione e lo stress cronico,
  • l’utilizzo massivo di farmaci,
  • e la mancanza di allenamento e di sonno.
    Tutte cose che sono drasticamente aumentate negli ultimi 100 anni.

Di contro, per abbattere i rischi e mantenere in buona salute le arterie e il resto del corpo invece, bisogna:

  • mantenere un peso forma con una percentuale di grasso corporeo compresa tra il 15 e il 20% per gli uomini e tra il 20 e il 25% per le donne,
  • utilizzare una dieta a ridotto apporto di carboidrati, specialmente per chi non svolge regolarmente attività fisica. Per “regolare” non parlo della camminata 1 o 2 volte a settimana, ma di un impegno fisico quotidiano di almeno 30 minuti.
  • Moderare ma non eliminare gli alimenti grassi dalla dieta, proprio perché come ti ho spiegato inizialmente, il colesterolo è essenziale per le strutture del corpo e quando i suoi livelli sono bassi, c’è una correlazione con prestazioni cognitive peggiori, mancanza di memoria, depressione, costante senso di fame e aumento dell’aggressività.
  • Utilizzare abitualmente qualche forma di digiuno e alternare periodi dell’anno seguendo modalità alimentari diverse. Generalmente in inverno c’è un maggiore bisogno di alimenti grassi rispetto ai carboidrati, vista la maggiore sedentarietà, mentre in estate è l’inverso.
  • Migliorare la flessibilità metabolica, vale a dire la capacità del corpo di utilizzare le fonti energetiche, attivando la lipolisi. Questo è raggiungibile attraverso l’allenamento, sia aerobico che di aumento di massa muscolare.

Con l’allenamento aerobico si aumentano la quantità e capacità dei mitocondri, le strutture cellulari responsabili della produzione e utilizzazione delle fonti energetiche.

Con l’allenamento dedicato all’aumento della massa muscolare invece, si stimola una maggiore sensibilità all’insulina, per evitare gli accumuli di grasso e aiutando a mantenere la forza necessaria per continuare a muoversi.

Come ripeto sempre, l’attività fisica è la migliore medicina per contrastare la maggior parte delle malattie, sempre abbinata ad una dieta adeguata e bilanciata.

Dell’importanza della massa muscolare e del processo di sarcopenia puoi leggerne qui

Se invece vuoi sapere come fare per eliminare il grasso corporeo, puoi farlo qui

Prenditi cura di te,

Alessandro

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