Resistenza all’insulina: quali sono i rischi e come evitarli.
Sai che la maggior parte delle patologie derivano da un eccesso di insulina?
Sono tante le evidenze scientifiche che mettono in correlazione la comparsa di malattie e una condizione nota come insulino-resistenza.
Questo è un approfondimento (non troppo tecnico e complicato) per spiegarti perchè è importante conoscere e gestire questo ormone che ti nomino sempre quando ti parlo di alimentazione e della sua importanza non soltanto ai fini della perdita di grasso, ma anche relativa alla salute a lungo termine.
Cos’è l’insulina
E’ un ormone, prodotto dal pancreas, che viene rilasciato nel sangue dopo aver mangiato, per mantenere sotto controllo i livelli di glucosio (o più comunemente zucchero, la fonte di energia del corpo).
La sua funzione è quella di rimuovere l’eccesso di zucchero e portarlo nelle varie parti del corpo: alle cellule, al cervello, ai muscoli e così via..
E’ una sorta di controllore e trasportatore: controlla quanto glucosio c’è e lo distribuisce all’interno del corpo.
Un corpo sano è sensibile all’insulina, vale a dire che il controllo e il trasporto dell’energia si svolge in modo ottimale, senza intoppi.
Quando sei sensibile, l’insulina è pronta ad entrare in gioco e fare del suo meglio.
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Le problematiche iniziano quando si diventa resistenti, cioè quando la sua risposta e il suo lavoro non avvengono in modo efficiente:
La quantità di insulina prodotta è insufficiente per svolgere le funzioni e se ne richiede una quantità maggiore.
Questa resistenza diventa malattia in una patologia nota come diabete, che si distingue in tipo 1 e tipo 2:
- Nel tipo 1, quello giovanile, c’è una mancanza di insulina dovuta alla poca produzione da parte del pancreas.
- Nel tipo 2 invece, quello che si sviluppa con un’alimentazione inadeguata, la produzione c’è, ma è insufficiente per gestire il quantitativo di zucchero.
Lo stato di resistenza può verificarsi anche prima della comparsa del diabete
La parte rischiosa è che la resistenza all’insulina non ti uccide, ma attiva i processi che conducono ad altre malattie più pericolose:
- quelle cardiache attraverso ipertensione e pressione alta
- quelle cerebrali e motorie come l’Alzheimer’s e il Parkinson
- oppure il cancro
Tenere sotto controllo l’insulina vale a dire abbassare drasticamente i rischi legati alla comparsa di queste patologie.
Da cosa è influenzata
L’insulina viene attivata ogni qual volta che ingerisci del cibo, e la sua risposta è relativa al nutriente che assumi.
Dovresti sapere che gli alimenti contengono proteine, grassi e carboidrati, che hanno effetto diverso su questo ormone: i grassi sono quelli che lo stimolano meno, poi ci sono le proteine, mentre i primi in classifica come sempre ci sono i CARBOIDRATI.
I cereali, lo zucchero e la frutta sono ricchi di carboidrati e consumarne tanti durante tutto il giorno, mette l’insulina a duro lavoro: più carboidrati consumi, più insulina c’è.
Il primo effetto collaterale è ovviamente l’aumento di peso e di grasso.
Il corpo ha la predisposizione a trattenere più energia possibile, e quando gli dai un eccesso di carboidrati, dopo aver riempito le sue riserve, piuttosto che liberarsi degli eccessi, li trasforma e li accumula sotto forma di grasso.
Se fai un pasto ricco di carboidrati, poi dopo ogni 3 ore ne aggiungi altri, le opzioni sono 2:
– O fai un’attività fisica intensa che bruci quell’energia,
– Oppure la accumuli.
Non c’è alternativa.
Quando l’insulina è in circolo, sei in fase di accumulo, quindi non può esserci dimagrimento e perdita di peso.
Il corpo utilizza le fonti di energia esterne provenienti dal cibo e non utilizza le proprie scorte.
Se non crei un deficit calorico, il corpo non andrà mai ad utilizzare le riserve di grasso, e continuando ad ingerire cibi che innalzano l’insulina tenderai sempre ad aumentare le loro dimensioni.
Ovviamente l’insulina non ha soltanto aspetti negativi:
- E’ fondamentale per mantenere la vita, portare nutrienti per permettere la rigenerazione delle cellule e dei tessuti, crescere neuroni e dare energia per le attività quotidiane.
- E serve a far crescere la placenta e sviluppare il feto in una donna incinta.
L’insulina è alla base della vita.
I problemi di cui ti sto parlando sono quelli relativi a quando c’è n’é troppa.
C’è poi da considerare la gestione dell’infiammazione:
Come ti ho appena spiegato, l’insulina è fondamentale per rigenerare e recuperare da uno stato di infiammazione.
Se ti ammali, oppure hai un infortunio, l’insulina porta i nutrienti permettendo di guarire. Ma l’infiammazione nel corpo può essere attivata da tanti altri fattori di stress.
Quando ti parlo di stress mi riferisco a ogni cosa che ha un effetto sul tuo corpo, non solo quello che provi quando rientri a casa dopo una giornata di lavoro.
Se adesso sentissi un rumore improvviso, si potrebbe attivare una situazione di allerta (stress) nel tuo corpo.
Quell’immediata attenzione è il riconoscimento di un pericolo a cui il cervello risponde con lo stato di stress.
Queste condizioni avvengono anche quando ti accendi una sigaretta o bevi un bicchiere di vino, quando alzi la voce per una discussione o ricevi una brutta notizia
Lo stress cronico provoca una continua risposta dell’insulina, portando alla resistenza, anche se non c’è cibo da digerire.
Più è prolungato lo stress e maggiore è la resistenza all’insulina.
Come migliorare la sensibilità all’insulina
Forse puoi immaginare come fare per migliorare la sensibilità all’insulina e quindi evitare la degenerazione in resistenza: allenamento e alimentazione controllata.
Niente farmaci o altro.
Devi soltanto decidere di cambiare alcune scelte della tua vita, non perchè ti facciano male (in realtà si..), ma soprattutto perchè vuoi stare BENE.
Focalizzati su una scelta migliore rispetto a quella che hai fatto finora.
Tony Robbins
Cerca di stare bene molto più di quanto vuoi evitare di stare male.
Io ogni giorno scelgo di allenarmi perchè ODIO la sensazione di non essere al 100% e perchè AMO ancora di più quanto mi sento bene.
Scelgo di mangiare determinati alimenti perchè sono molto più focalizzato sullo sentirmi bene più di quanto ODIO stare male.
L’allenamento e l’esercizio fisico intenso aiutano a veicolare meglio i nutrienti all’interno del corpo.
Se hai più massa muscolare hai più spazio per depositare il glucosio in eccesso e non accumularlo sotto forma di grasso.
L’alimentazione, con l’utilizzo di digiuno e l’assunzione strategica dei nutrienti nei vari momenti della giornata, controlla l’insulina e permette di perdere peso e grasso facendo affidamento sulle proprie riserve per generare energia.
L’attività fisica e la dieta sono i fattori che possono causare o curare la resistenza all’insulina e tutte le malattie che ne scaturiscono. E hai bisogno di entrambi.
Spero di averti dato delle informazioni utili per capire quali sono i rischi che corri quando la tua alimentazione non è controllata e scegli di non allenarti.
Prenditi cura di te,
Alessandro Monacelli
Per approfondire:
Why we get sick, di Benjamin Bikman
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16314230/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8158379/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22999243/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25733901/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29596854/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25792818/
https://www.parkinson.org/blog/science-news/science-article/Parkinsons-Disease-Insulin-Resistance-HOMA
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32192190/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31336467/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30081182/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20345478/